#SdR20venti: le proposte per aumentare l’inclusione previdenziale di secondo pilastro al centro del Percorso numero Cinque

A presentare i temi del P5 è la firma de La Repubblica Luigi Gia. Nel corso della tre giorni, gli esperti del settore interverranno per sensibilizzare gli operatori sull’importanza di incrementare gli investimenti collegati al Sistema-Paese.


Impulso alle imprese, crescita della collettività: due obiettivi fondamentali e strettamente connessi, con i quali da tempo il mondo della politica è chiamato a confrontarsi. L’ampliamento della disponibilità di strumenti di investimento per il lungo termine e lo sviluppo di una previdenza integrativa moderna e universalmente condivisa rappresentano due degli snodi da cui dipende la crescita del Paese.

 

Al Salone del Risparmio, nell’ambito delle conferenze inquadrate nel Percorso numero Cinque, Previdenza Complementare, tecnici e operatori del settore interverranno per sensibilizzare la collettività sull’importanza di incrementare la componente di investimento collegata al Sistema-Paese. La presentazione dei temi del Percorso è affidata a Luigi Gia, Caporedattore di Affari&Finanza (La Repubblica).

 

«Al momento le sfide decisive per le sorti dell’economia italiana sono sostanzialmente due: la prima, traghettare flussi crescenti di risparmio a sostegno dell’economia reale» commenta il giornalista, «La seconda è assicurare un buon reddito dopo il ritiro dalla vita attiva a una generazione che deve educare (ed educarsi) a investire con successo. In che modo? Sostenendo il finanziamento alle imprese senza l’intermediazione bancaria».

 

La necessità crescente di coperture pensionistiche integrative e di welfare rende quindi centrale il ruolo dei piani pensionistici di secondo e terzo pilastro. Un’esigenza, questa, che si sta gradualmente trasformando in consapevolezza anche per i lavoratori italiani.

 

Come emerge dal rapporto della Covip (Commissione di vigilanza sui fondi pensione) per il 2019, le adesioni alle varie forme di previdenza integrativa hanno superato a fine settembre la soglia dei nove milioni, con una crescita del 3% rispetto alla fine del 2018. Le risorse complessivamente destinate alle prestazioni ammontano a centottanta miliardi di euro mentre i rendimenti si confermano migliori della rivalutazione del TFR (pari questa all’1,2%).

 

«Non è tutto», prosegue Luigi Gia «Nel corso del 2020 l’Italia dovrà anche lavorare al recepimento dei PEPP (Prodotti Pensionistici Individuali Paneuropei. Una fondamentale opportunità per i gestori di espandere e diversificare la propria gamma di servizi, non solo per chi è già attivo nel welfare ma anche per chi, fino ad oggi, non è entrato in questo mercato».

 

Al centro delle conferenze del Percorso Cinque al Salone del Risparmio, la discussione delle possibili soluzioni volte a promuovere l’importanza di un pilastro pensionistico, prima fra tutte, la previdenza integrativa.

 

 

 

 

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