Le conferenze del Percorso 3 analizzano le evoluzioni del mondo della consulenza, alla luce delle normative più importanti. Una su tutte: la MiFID. A introdurre questi temi è Jole Saggese, giornalista di Class CNBC.
Negli ultimi dieci anni, la normativa europea ha giocato un ruolo fondamentale nella regolazione delle dinamiche legate al mondo della consulenza finanziaria. Una su tutte: la
MiFID, che ha trasformato radicalmente non solo l’industria e l’atteggiamento nei confronti dei clienti, ma la percezione intrinseca di questi ultimi.
Insomma, a poco più di due anni dall’introduzione della MiFID, come sono cambiati i modelli operativi e di business dell’advisory finanziario? Saranno queste alcune delle tematiche al centro delle conferenze del Percorso numero Tre del Salone del Risparmio: Distribuzione e Consulenza.
A introdurre i temi del P3 è Jole Saggese, caporedattrice e conduttrice televisiva di Class CNBC: «Gli effetti della normativa? Pensiamo innanzitutto al tema della rendicontazione dei costi ex-ante ed ex-post, che ha garantito un miglioramento della trasparenza, ricordando ai risparmiatori la necessità di seguire da vicino i propri investimenti e fornendo ai consulenti finanziari un’ulteriore occasione per esplicitare il valore del proprio lavoro».
Nel corso delle tre giornate del Salone del Risparmio, i rappresentanti delle istituzioni e dell’industria finanziaria avranno l’occasione di confrontarsi sui mutamenti radicali in corso nel settore dei servizi di investimento, nonché sullo sviluppo di nuovi modelli distributivi con particolare riferimento all’innovazione di prodotto.
«Pir, Eltif, Pepp, Priips: dietro questi acronimi si celano strategie e strumenti di allocazione del risparmio che in un’ottica consulenziale possono trasformarsi in opportunità per i risparmiatori» aggiunge Jole Saggese.
È importante ricordare, tuttavia, che alla base di questi prodotti, e delle norme che ne regolano la distribuzione, ci sono sempre i mercati. Arene in cui la sfida per i gestori e gli intermediari consiste nel costruire portafogli che sappiano coniugare la creazione di valore con la capacità di resistere alle fasi di incertezza del mercato.
Ed è proprio a partire dall’analisi del contesto attuale, economico e politico – in cui l’andamento dei mercati è governato da incertezza e volatilità – che alcuni tra i maggiori esperti e asset allocator globali forniranno specifiche proposte di distribuzione del patrimonio, volte a cogliere le opportunità di rendimento legate ai possibili disallineamenti nei trend di mercato tra le varie asset class.
Ancora una volta, il Salone del Risparmio sarà il punto di partenza per costruire il futuro.