di Massimiliano Mellone
L’industria del risparmio gestito supera il traguardo dei 2.000 miliardi di euro di patrimonio gestito. Alla fine di maggio, grazie anche agli 11,5 miliardi di raccolta netta, il settore vede gli asset totali gestiti passare da quota 1.984 a quota 2.005 miliardi, di cui oltre 1.000 miliardi investiti in gestioni collettive e 997 miliardi impiegati in gestioni di portafoglio.
Risultati significativi anche sul fronte della raccolta netta da inizio anno.
Secondo quanto rilevato dall’Ufficio Studi di Assogestioni, tra gennaio e maggio 2017 l’industria ha registrato flussi positivi per oltre 48 miliardi, un risultato di 20 miliardi superiore a quanto registrato nel primo semestre del 2016, chiuso con flussi complessivi pari a 28,4 miliardi.
In un’intervista rilasciata a Il Sole 24 Ore, il presidente di Assogestioni Tommaso Corcos spiega questi numeri affermando che l’industria si è mostrata affidabile e capace di conquistare la fiducia dei risparmiatori italiani. “La spinta ora è data soprattutto dai fondi, in particolare azionari e obbligazionari. Un ruolo importante è giocato anche dal lancio dei Pir”.
Per il presidente dell’associazione del risparmio gestito, i piani individuali di risparmio (Pir) ”stanno ricevendo una buona accoglienza, i primi dati di raccolta sono davvero entusiasmanti. L’offerta di prodotti sta aumentando e stiamo lavorando anche per allargare l’offerta di strumenti in cui investire”.
A guidare la raccolta, nel 2017, sono ancora i fondi aperti che registrano un saldo nei primi cinque mesi dell’anno di oltre 35 miliardi, contro i +12 miliardi registrati invece dalle gestioni di portafoglio. Queste, secondo Corcos, “dal gennaio prossimo, con l’introduzione della MiFID II, torneranno con ogni probabilità a crescere soprattutto grazie alla loro capacità di valorizzare la componente legata alla consulenza”.
Nell’intervista al Sole, Tommaso Corcos si sofferma anche sugli effetti che la MiFID II avrà sull’industria: “Con MiFID II l’industria vivrà una nuova stagione di crescita. La direttiva porterà benefici in termini di condivisione della responsabilità da parte del gestore fino alla fase di collocamento del prodotto che dovrà all’origine essere pensato per aderire ancora di più al profilo del cliente”.