PIR, le parole di Padoan sui primi effetti del provvedimento

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“Questo convegno di apertura del Salone del Risparmio ha come titolo Inseguendo la crescita. Noi la stiamo inseguendo, ma siamo anche in una fase di transizione nella quale le riforme e la politica di bilancio stanno portando frutti in termini strutturali permanenti. Lo vediamo dal comportamento delle imprese. Le misure di finanza per la crescita stanno aiutando le imprese a migliorare la governance e accedere al mercato dei capitali. La recente riforma dei Pir fornisce per la prima volta uno strumento capace di incanalare il risparmio privato verso l’economia reale”. Con queste parole il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan, inaugura l’ottava edizione del Salone del Risparmio.

 

Il titolare di via XX settembre, spiega che “il governo intende proseguire sulla strada imboccata che, accanto alla continuazione delle riforme e di una politica di bilancio attenta al consolidamento favorevole alla crescita, sostenga il rilancio degli investimenti pubblici, invertendo il trend del periodo 2008 e il 2013. In questo contesto occorre riattivare un corretto percorso di programmazione e valutazione delle opere, fornendo certezze procedurali e finanziarie indispensabili a chi investe. Il governo intende proseguire nel rafforzamento della capacità competitiva delle imprese e, nell’ambito del programma di finanza per la crescita, abbiamo introdotto strumenti nuovi con lo scopo di diversificare le fonti di finanziamento delle imprese”.

 

Padoan si sofferma sui Pir che “stanno già manifestando in maniera chiara i loro effetti positivi. Osserviamo infatti progressi rispetto a tutti gli obiettivi previsti inizialmente dal provvedimento: segnalo un incremento della liquidità, un incremento del numero degli investitori attivi, una significativa sovraperformance delle mid e small cap verso le large cap, la realizzazione di operazioni di finanza straordinaria come la valorizzazione e la vendita al mercato della maggioranza assoluta di una mid cap di successo tramite due soli ricollocamenti. Primo caso in Italia in un arco temporale inferiore ai 18 mesi”.

 
Un capitolo a parte merita l’educazione finanziaria: “Cresce la necessità di responsabilizzare le famiglie verso scelte più elaborate. L’Italia in questo campo manifesta un forte ritardo che si manifesta in un basso grado di competenza finanziaria dei cittadini. Per questo il ministero dell’Economia ha avviato un’iniziativa a volta a coordinare gli attori che hanno responsabilità e competenza in questo campo a cominciare da una più stretta collaborazione con la Banca d’Italia. Con la Legge di Stabilità del 2016 il Parlamento ha dato ulteriore impulso a questa iniziativa. Si è creato così un percorso di programmazione della strategia nazionale di educazione finanziaria attribuendo al ministero dell’Economia la funzione di coordinamento degli attori coinvolti. La Legge dispone anche la creazione di un apposito comitato che verrà istruito entro maggio. Le prime iniziative concrete si avranno entro l’anno e imprenteremo la strategia nei due anni successivi”. Un ulteriore impulso all’azione di governo arriva dal Presidente di Assogestioni, Tommaso Corcos, che ha lanciato la proposta di un’obbligazione europea. I cosiddetti “european save bonds rappresenterebbero il primo esempio di titoli obbligazionari governativi dell’area euro e potrebbero essere emessi da un’agenzia europea da definire o addirittura dalla Bei e potrebbero avere due tranche, una senior e l’altra junior”. Questo, conclude Corcos, “disinnescherebbe la migrazione tra Paesi, come per esempio tra Germania e Italia, perché i movimenti sarebbero soltanto tra tranche junior e tranche senior e si separerebbe anche il loop negativo tra banche e Paese di appartenenza”.

 

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Presentazione Wolf

Presentazione Corcos

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