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di Andrea Dragoni
Il sottosegretario di Stato al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Pier Paolo Baretta, aveva annunciato importanti novità. Lo aveva fatto intervenendo in collegamento video durante la conferenza “Pensioni su misura, le novità in arrivo dall’Europa” che ha tenuto banco nella terza giornata del Salone del Risparmio 2017, il 13 aprile. In quell’occasione, Baretta aveva posto l’accento sulla discontinuità dell’occupazione e sull’ingresso ritardato dei giovani, “una situazione che porta a buchi di tipo previdenziale. Senza occupazione, il quadro previdenziale di lungo periodo diventa drammatico”. È fondamentale trovare una soluzione per compensare questo vulnus. “E in quest’ottica la pensione integrativa rappresenta lo strumento principale”. Per favorire la previdenza complementare, però, è necessario intervenire su più fronti. “A partire dagli incentivi fiscali – ha sottolineato Baretta – Il Governo ci sta lavorando, anche sugli incentivi indiretti. Si deve andare avanti e favorire un tessuto di welfare di carattere europeo”.
Fondi pensioni fuori dal bail-in
E proprio lunedì 29 maggio è arrivato il primo “incentivo”. O meglio una forma di incentivo, anche se non propriamente fiscale. Un emendamento alla manovra-bis (primo firmatario Giovanni Sanga) approvato in Commissione Bilancio ha stabilito di escludere i fondi pensioni dal bail-in. In sostanza, sulle somme di denaro e sugli strumenti finanziari della forma pensionistica complementare depositate a qualsiasi titolo presso un depositario non sono ammesse azioni da parte dei creditori del depositario, del sub-depositario, o nell’interesse degli stessi.
Immediato il plauso di Assofondipensione, che nella persona del presidente Giovanni Maggi ha espresso soddisfazione per l’emendamento: “Sono stati accolti i molteplici solleciti, anche tecnici, pervenuti dalla nostra Associazione al Legislatore. La tutela del risparmio previdenziale è e deve rimanere inviolabile”. L’esclusione dal bail-in, però, non è stata estesa alle forme di previdenza obbligatoria, come le Casse. Ma tra le associazioni c’è ottimismo. “L’emendamento di oggi pomeriggio rappresenta un primo passo importante cui dovrebbe necessariamente seguire l’esclusione dal bail-in anche delle casse sanitarie e delle fondazioni bancarie”, precisa Sergio Corbello, presidente di Assoprevidenza.