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Per risalire ai primi fondi tematici bisogna tornare alla fine degli anni ’90. Si trattava di un mondo nuovo che poi è stato sempre più cavalcato dalle Sgr. Di cosa parliamo? Di panieri che cercano di trarre vantaggio dai megatrend, cambiamenti strutturali e globali che dispiegano i propri effetti nel lungo periodo e modificano il mondo e la società.
Li si cavalca investendo trasversalmente in tutti i settori che a causa di quel megatrend cambieranno pelle. Prendiamo l’esempio dell’acqua, tra i più classici. Il nostro pianeta è composto per il 75% d’acqua, ma solo l’1% è presente in natura come acqua dolce direttamente utilizzabile per l’agricoltura, l’industria e il consumo. E la situazione è destinata a diventare ancora più estrema a causa dell’aumento della popolazione e dei cambiamenti climatici: non a caso l’indice S&P Water ha già sovraperformato il mercato azionario mondiale di oltre 20 punti percentuali a partire dal 2008. Le opportunità d’investimento risiedono nelle società che offrono soluzioni nel trattamento chimico dell’acqua, nella filtrazione e desalinizzazione, nella costruzione di infrastrutture a bassa dispersione e così via. Un mercato stimato intorno ai 500 miliardi di dollari con un potenziale tasso di crescita del 7% annuo.
Altri megatrend consolidati sono quelli legati allo sviluppo sostenibile e ai cambiamenti demografici, mentre ne nascono di nuovi anche legati a temi più “moderni” come quello della sicurezza che sta diventando un bisogno sempre più importante non solo per il privato cittadino ma anche per le aziende e i governi.
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