Milano, 11 aprile 2017 – “Il paese si trova in una fase di transizione verso una crescita più solida, sostenibile e inclusiva”, così il Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan in occasione dell’apertura dell’ottavo Salone del Risparmio in corso al MiCo di Milano fino al 13 aprile. “In questo contesto occorre capitalizzare i benefici delle recenti riforme, come per esempio, con i Piani individuali di Risparmio uno strumento fondamentale per supportare e canalizzare il risparmio verso l’economia reale e le pmi. Gli effetti positivi dal loro lancio sono già evidenti come l’Incremento della liquidità, il numero degli investitori attivi e le performance positive delle MidCap”.
Ma per dare una svolta allo sviluppo dei PIR e, soprattutto alla crescita, serve anche un forte lavoro di sensibilizzazione delle famiglie italiane: “Cresce la necessità di sensibilizzarle verso scelte più articolate” ha dichiarato il Ministro dell’Economia. “È importante che le famiglie acquisiscano le nozioni necessarie, ma l’Italia, a riguardo, registra un forte ritardo“. Nel pomeriggio a Roma l’approvazione del Def: “il pacchetto di riforme è corposo e include anche la trattazione di temi su disuguaglianza e benessere“.
Sul tema della necessità di un approccio inclusivo alla crescita anche Tommaso Corcos, presidente di Assogestioni nel suo speech introduttivo. “Il fine ultimo della crescita, così come del risparmio, non è l’incremento di un numero ma il miglioramento del benessere sottostante. Deve coinvolgere tutti. A partire dall’Europa, per la quale è prioritario ipotizzare una politica fiscale espansiva. In questo contesto la direzione intrapresa con i Piani individuali di risparmio è quella giusta: sono strumenti che per la prima volta permettono di canalizzare il risparmio verso l’economia reale e le pmi che rappresentano la spina dorsale del paese”.
Parla di crescita anche Martin Wolf, chief economics commentator del Financial Times, che intravede scenari possibilisti per l’Italia: “avrà spazio di manovra per gestire il proprio debito pubblico e con una crescita dell’1% tornerà a livelli pre-crisi nel 2020“.
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